CONTROLLI NON DISTRUTTIVI CON LIQUIDI PENETRANTI

Liquidi penetranti

La tecnica dei controlli non distruttivi con liquidi penetranti è basata sulle proprietà “bagnanti” di particolari liquidi e viene impiegata per individuare difetti superficiali su materiali sia metallici che non metallici. Si applica sulla superficie del pezzo in esame un liquido in grado di penetrare per capillarità all’interno delle discontinuità affioranti; dopo aver rimosso il liquido in eccesso dalla superficie stessa, la frazione introdottasi nelle discontinuità viene messa in evidenza da un particolare agente assorbente, dando luogo così ad un’indicazione visibile corrispondente al difetto superficiale cercato.

Introduzione

L’esame con liquidi penetranti (LP) o controllo Penetrant Test (PT) fa parte della famiglia dei “Controlli non distruttivi” (CND). La sua introduzione nell’industria come metodo di controllo risale al periodo antecedente l’ultima guerra mondiale. La paternità di questo tipo di esame non distruttivo è attribuita ai fratelli Robert e Joseph Switzer, che condussero per primi gli studi. La causa principale che determinò la necessità di poter disporre di una metodologia alternativa all’esame con particelle magnetiche (MT) fu rappresentata dall’introduzione e dal grande sviluppo delle leghe leggere, materiali non ferromagnetici. Gli studi iniziarono dai penetranti fluorescenti che hanno la necessità di una luce nera o lampada di Wood per evidenziarne la fluorescenza. Dal 1958 CGM CIGIEMME, nei laboratori di Opera, sviluppa e produce prodotti specifici per la suddetta tecnica, che possono soddisfare ogni tipo di esigenza industriale, dai lavori convenzionali a quelli aerospaziali.

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